un susseguirsi di alti e bassi senza trovare una traiettoria precisa. dovrebbe essere una retta che va da quanto peso ora ai desiderati, e ormai utopici, 45 kg.
mi sento come se fossi in un labirinto e non riuscissi a trovare la via d'uscita: ogni volta che sbatto contro un muro mi scoraggio, mangio e prendo peso, e ogni volta che mi illudo di aver trovato la via d'uscita credo di aver autocontrollo, mi limito e perdo peso finché non mi trovo di fronte l'ennesimo muro: sono in trappola, e non riesco ad uscire. perché continuo a mangiare? perché non capisco di farmi del male?

qualche volta vorrei correre, lasciare tutto e correre, via, lontano, sentire il vento tra i capelli, il rumore dei miei passi sul terreno che scorre veloce sotto di me. voglio correre senza sapere dove sto andando per sentirmi libera e lontano da tutti, lontano da tanto volti di persone che si fingono amici e che dicono di capirti. no, non capite niente. adesso ve l'ho detto quindi smettete di fare i presuntuosi e siate un po' umili.

per questo devo correre, perché mentre penso a queste cose correndo è come se queste rimanessero sospese nell'aria che scorre addosso e solamente quando mi sarò liberata di questi pensieri potrò fermarmi, chiudere gli occhi, spalancare le braccia e respirare un'aria di libertà.
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